sabato 7 febbraio 2009
La mia tesi di dottorato
Molti mi chiedono in che cosa consista lo svolgimento di un dottorato di ricerca. Le risposte sono molte, e dipendono dall'università in cui si studia, dalla disciplina in cui si fa ricerca e da caratteristiche individuali e ambientali estremamente variabili. Molti confondono i dottorandi con i ricercatori ma ci sono molte differenze.
Ho un buon ricordo del mio dottorato perchè in quegli anni mi sono creata le possibilità per vivere espeerienze che altrimenti non avrei mai vissuto: soggiorni di ricerca alla Sorbona, in Martinica, pubblicazioni varie, collaborazione a gruppi di ricerca e centi di ricerca che sono state estremamente stimolanti sul piano intellettuale.
Soprattutto però ho scritto (in francese) una tesi di dottorato intitolata "Papa, il reviendra hier": les représentations du temps dans la littérature caribéenne francophone contemporaine. In questa tesi ho studiato il tempo come categoria critica, con particolare attenzione alla sua rappresentazione nella letteratura caraibica contemporanea. Molte opere di scrittori di origine caraibica insistono infatti sulla compresenza di diverse percezioni temporali. La polisemia del termine “rappresentazione” ha costituito la mia linea guida nel corso della ricerca, perché le caratteristiche della rappresentazione iconografica sono spesso utilizzate dai narratori dei romanzi come mezzi per decostruire e reinventare il tempo.
La mia tesi di dottorato è quasi interamente dedicata al reperimento dei testi in cui il tempo è tra i temi della narrazione. Lo studio approfondito dei singoli romanzi segue un’articolazione complessa, la cui sezione centrale si divide in passato, presente e futuro. Questa organizzazione è poi superata nel corso della tesi, che dimostra come il tempo sia spesso la metafora di un senso di inadeguatezza, di scarsa autenticità e di frustrazione rispetto al quotidiano. Le caratteristiche della sua rappresentazione nel romanzo caraibico mostrano la volontà di immaginare una dimensione più consona all’espressione creativa e libera di sé.
...in viaggio, sempre in viaggio, ché per viaggiare non bisogna necessariamente spostarsi.